L'Adula in perfette condizioni
Il ghiacciaio di Bresciana ci riserva una piacevole sorpresa: malgrado il periodo dell'anno è ancora ricoperto di neve rendendo così più comoda la salita in vetta.
di Lorenzo Clementi |
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Lunedì mattina in ufficio scorro le carte dei modelli meteorologici e chiedo un parere ai miei colleghi più esperti: le previsioni sono confermate, il tempo per la settimana si preannuncia eccezionale. Restare in ufficio sarebbe un delitto e non mi è nemmeno troppo difficile riuscire a convincere qualcuno a seguirmi, destinazione l'Adula. Detto fatto, martedì pomeriggio si parte in tre verso la vetta più alta del Ticino. Alla sera pernottiamo alla Capanna Adula UTOE, dove siamo accolti calorosamente e viziati con un'ottima cena.
Malgrado simo ormai a fine agosto, il Ghiacciaio di Bresciana è ancora quasi completamente ricoperto di neve.
Mercoledì mattina ci godiamo tranquillamente il sorgere del sole sulle montagne circostanti la capanna e attorno alle 7 ci incamminiamo verso l'Adula. Siamo fortunati, il ghiacciaio, o quel poco che ne resta, è in ottime condizioni, ancora quasi completamente ricoperto di neve. Anche il passaggio del crepaccio terminale non comporta problemi.
Arrivati in vetta ci prendiamo il tempo di osservare il panorama, l'atmosfera è limpidissima anche grazie ad un leggero vento da nord che permette di vedere le montagne fino al Monviso. Fortunatamente il vento cala tanto quanto basta per permettere a Claudio di decollare con il parapendio direttamente dal Ghiacciaio di Bresciana. In 25 minuti è di nuovo a Dangio, mentre per Marco e per me la discesa è ancora lunga, ma ci concediamo due piacevoli pause in entrambe le capanne che incontriamo lungo il cammino (Adula UTOE e CAS).
Giampi [giovedì 27 ottobre 2016, 16:48]
Bel commento; sarebbe un delitto lasciare in mano ai nuovi Landfogti i nostri paesaggi da sogno