Pomeriggio in Gorda
In inverno, Gorda si può raggiungere grazie alla strada innevata che parte da Camperio.
par Lorenzo Clementi |
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La settimana di carnevale 2025 si presenta con condizioni meteorologiche stabili e soleggiate. Sebbene non molto abbondante, nell'alto Ticino la neve è presente fin sul fondovalle e le montagne della Val di Blenio si mostrano in tutto il loro splendore invernale. Impegni di lavoro mi obbligano purtroppo a partire da Olivone già martedì, dopo un week-end lungo nella Valle del Sole. Fortunatamente, riesco a ritagliarmi qualche ora per una salita alla Capanna Gorda, con gli sci, partendo da Camperio.
La frazione di Gorda di Sopra si trova a 1791 m di quota, su un pendio poco ripido rivolto a sud. Da qui, la vista si apre sulle montagne circostanti e sulla parte meridionale della Valle di Blenio. Poco sopra, non visibile nella foto, la Punta di Larescia, classica meta sci-escursionistica.
La salita si svolge lungo la strada che parte dal tornate in zona Cètt ed è completamente battuta dal gatto delle nevi, ciò che la rende facilmente percorribile anche a piedi. Salgo a buon ritmo lungo i tornanti nel bosco, a testa bassa. Verso Brüghéisc sollevo lo sguardo e rimango ammaliato dal panorama che si apre sulla catena montuosa dell'Adula, di fronte, sul Sosto e su Olivone, verso nord. Uno spettacolo da togliere il fiato, almeno tanto quanto la salita. Dopo un sorso d'acqua, proseguo tenendomi sul bordo della strada, attento nello schivare le slitte che sfrecciano in discesa. A 1731 m si trova Piancassinèla, una frazione che ho fotografato spesso e che trovo estremamente affascinante. Attualmente due cascine sono in fase di ristrutturazione e la presenza del cantiere la rende un po' meno fotogenica, motivo per cui tiro dritto in direzione di Gorda.
Piuttosto stanco e appagato dalla salita, rinuncio all'idea di salire fino alla Punta di Larescia. Tolgo le pelli, appoggio gli sci alla staccionata e mi accomodo sulla terrazza della Capanna Gorda a 1804 m. Sorseggiando una birra, mi lascio riscaldare dai raggi del sole e ammiro il massiccio dell'Adula, imponente e selvaggio, sul lato opposto della valle. Resto così, a far nulla, fin quando il sole inizia a calare e il freddo si insinua tra i vestiti ancora sudati, segnale che è ora di scendere. Lungo il medesimo percorso della salita, sulla strada semighiacciata, il rientro a Camperio scorre veloce.